Natale

Anche quest’anno è arrivato Natale,

anche quest’anno mi toccherà sentire le “solite” persone che diranno: “Quest’anno non lo sento il Natale…),

anche quest’anno faremo e riceveremo regali,

anche quest’anno mangeremo tantissimo, come se fossimo appena usciti da una guerra nucleare,

anche quest’anno faremo le cene con i parenti,

anche quest’anno faremo gli auguri a tutti (anche a coloro di cui non ci frega niente…),

anche quest’anno indosseremo indumenti nuovi, pagati a caro prezzo,

anche quest’anno faremo albero di Natale e presepe,

anche quest’anno (potrei continuare all’infinito, però mi fermo…).

Vorrei riflettere invece sul valore “VERO” del Natale, e soprattutto provare a dire cosa rappresenta per me.

Tutti, nessuno escluso, siamo intrisi dai nostri retaggi culturali.

La festa del Natale rappresenta tante cose, ha un significato ed un’importanza religiosa, ha un significato sociale, ha un significato economico etc…

E’ un mix di cultura e tradizione dell’occidente, una festa, la più importante dell’anno.

Da un po’ di tempo però sta assumendo i contorni di una ricorrenza pagana, che non ha nulla a che vedere con la religione.

E’ una corsa allo “sfoggio” ( luci bellissime, abiti da sballo, regali costosissimi, cibi pregiati, fuochi pirotecnici, ed altro). E’ diventata insomma un’occasione per ostentare opulenza o presunto benessere.

Ma il Natale è anche altro,

solitudine, malattia, sofferenza, povertà, emarginazione ma soprattutto IPOCRISIA, tutte “esperienze” cancellate dallo show che ormai dura circa quindici giorni ogni anno.

Per quanto mi riguarda è un periodo che mi mette tristezza e spero sempre che passi in fretta, quest’anno poi, dopo 51 anni di vita è il primo Natale senza i miei cari genitori.

Ma…Panta rei…

Buon Natale a tutti

NM

 

34 pensieri su “Natale

      1. Eh lo so, comprendo, più le famiglie si allargano più diventa difficile.
        Io da quando sono andato via di casa dai miei genitori non sono più riuscito a passare un Natale con loro.
        Un anno ci avevo provato ma mia mamma è stata male e abbiamo passato il Natale in ospedale.
        NM

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      2. A me è capitato per tre Natali di seguito, perché mia figlia ha avuto tre gemelli prematuri e nei primi anni di vita spesso passavamo il Natale o in ospedale o, nella migliore delle ipotesi chiusi in casa con i bambini malati. Ora per fortuna è tutto tornato nella normalità

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    1. Il Natale ognuno lo vive nel modo in cui viene condizionato da esperienze passate o soprattutto inerenti ad esso, troveremo sempre quell’ipocrisia in quelle determinate persone… Ma ovviamente nessuno potrà fare a meno di far caso a quelle persone che il Natale “non lo sentono” poiché essendo in condizioni totalmente differenti dalla maggior parte della popolazione come senza tetto o persone senza determinate possibilità di vita… Ma purtroppo, me compreso, giriamo la testa altrove pensando ad altro e talvolta pensando, come ha detto lei che “tutto passa”..

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  1. La capisco prof, anche per me questo Natale è molto diverso rispetto a quello degli anni passati, quando perdi persone care queste feste fatte di condivisione, di familiarità iniziano a perdere il vero valore.
    Per molti ormai è diventata una festa consumistica, con quelle corse sfrenate agli acquisti dell’ultima ora… poi tra lo sfarzo generale non ci si accorge neanche che dietro l’angolo ci sono persone che non hanno di che sfamarsi.
    Per quanto mi riguarda i regali li faccio solo ai bimbi, perché per i più piccoli è comunque un periodo di magia, gioia, serenità e almeno per loro così deve essere.
    Per me quest’anno sarà uno di quei giorni in cui mi rendero’ conto di essere diventato grande, perché un anno prima allo stesso tavolo c’erano sedute persone che adesso non ci sono più.

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  2. Il problema non è solo il Natale, tutte le feste che ci circondano durante l’anno sono diventate business.
    Premettendo che il Natale è la festa più importante dell’anno.
    Vorrei mettere in disparte la parte economica e tutte le altre circostanze che girano intorno al Natale.
    Io amo le feste, per me circondarmi di parenti, amici e distogliermi da pensieri, mi fa solo che bene.
    Purtroppo come dice lei Prof., questa è la vita, oggi ci siamo domani chi lo sa….
    Si goda le feste con le persone che ama e che la amano.
    Per il resto ci siamo NOI a farle pensare ad altro😅

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  3. Secondo il mio parere , il Natale è una di quelle festività che ognuno di noi vive in modo differente .
    Può causare infelicità e tristezza a chi sfortunatamente vive circostanze negative , come può benissimo causare felicità per chi vive circostanze dove famiglia , parenti ed amici ci sono.
    Ma il mio pensiero personale , è che comunque , anche se nella maggior dei casi concepita in modo sbagliato , per colpa del “DIO DENARO” , è pur comunque una festa che fa bene agli animi , per poter staccare un po’ dalla routine nella quale siamo immersi ogni giorno , e per poter condividere momenti belli con amici e parenti trovando positività nelle cose.

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  4. Il Natale è riunirsi con la propria famiglia e le persone che si amano ma ci sono persone che hanno bisogno di aiuto e secondo me è in questa festa che bisogna aiutare chi ne ha più bisogno.

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  5. Per me, il valore vero del Natale è sempre stato la riunione della famiglia. Ma provenendo da una famiglia divisa, non mi ricordo più l’ultimo Natale che ci siamo riuniti tutti (madre, padre, fratelli, etc.). Ormai sono abituato, per me il Natale è un giorno normale della settimana, ma con le luci belle e tanti cibi.

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  6. Infatti, la realtà del Natale non è fatta solamente di un mix di cultura e tradizione dell’occidente con l’insieme di felicità, abbondanza, solidarietà e tanti altri artifici per ostentare abbondanza e benessere, tuttavia a opposto di questo esiste la triste e crudele realtà che la maggior parte della gente prova a dimenticare, costituita da malattia, povertà, emarginazione, addirittura mancanza di una persona che non c’è più… Ciò porta una serie di pensieri negativi che per essere superati ci vuole lavoro e forza che per gran parte degli essere umani non è facile. Parlando dell’ipocrisia, la “vediamo” esplicita in questo periodo dell’anno, una stretta di mano e auguri con un sorriso a una persona disconosciuta che sia di una cultura, paese addirittura colore diversa è una delle tante dimostrazioni che siamo i peggiori “animali” in questo mondo. Dobbiamo riflettere e cambiare assolutamente questo male che distruggerà presto o tardi noi stessi.

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  7. Il Natale per me era quello da bambino, quel periodo che volevi non passasse mai…fatto di gioie e di giorni spensierati trascorsi insieme alla famiglia, oggi alla soglia dei quarant’anni è solo malinconia per quei tempi trascorsi velocemente, forse perché la felicità dura proprio un attimo.
    Spero solo che questo Natale possa essere sereno per tutti i bambini del mondo, indistintamente dalla religione, dal colore della pelle, per tutti quei bambini e ce ne sono tanti che in alcune terre martoriate soffrono maledettamente anche in questo Santo giorno…

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  8. Moderni Padri e Madri di famiglia che si sono arrogati il diritto del cambiamento dei sentimenti, delle loro distribuzioni affettive.
    L’annullamento, la cancellazione di antichi metodi di riunioni familiari, normalmente presso la casa del patriarca ma anche matriarca, il nonno/a o bisnonno/a se ancora vivi, eserciti di famiglie rappresentanti le varie stirpi, zii, cugini, di primo, secondo ed a volte di terzo grado, non servivano estratti di famiglia, tutti conoscevano tutti.
    Pochi soldi, ma si mangiava tutti ed anche abbondantemente, ma non solo, le leccornie erano tutte fatte in casa, come dimenticare portate che ad elencarle tutte ci vorrebbero puntate di “Master Chef”.
    Ma non era solo questo, la porta di casa non veniva mai chiusa in queste occasioni, tutti potevano, passando, entrare e diventare commensali, ci sarebbe da domandarsi come si facesse a riuscire ad ospitare tutti, parenti e non.
    La vita ci consuma non solo materialmente nel fisico, ma anche nel rapporto con gli altri, mano-mano che cresciamo (ma solo anagraficamente), sopprimiamo sempre più il contatto con i grandi vecchi, forse perché non vogliamo conoscere ciò che per noi sono solo angosce, forme di panico. Il passato non macina più, come l’acqua.

    “La vecchiaia è la sede della sapienza della vita. I vecchi hanno la sapienza di aver camminato nella vita. (PAPA FRANCESCO )

    Discorso del Santo Padre durante l’Udienza al Collegio Cardinalizio, 15/03/2013

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  9. Il Natale è il mio più atteso evento dell’anno perché si sta in famiglia, si mangia, si ricevono i regali, ci si diverte e si ha una lunga vacanza. Da un po’ di Natali non sento più lo spirito natalizio perché non sto con i parenti e amici, soprattutto mia nonna che sono nel mio paese. Vorrei festeggiare il Natale con loro e mi mancano.

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  10. Penso che il natale sia a livello commerciale uno dei momenti migliori per le aziende. Come festa io non ci trovo nulla di così magico, riconosco che sia un’attrazione per i bambini, ma dopo una certa età penso che questa magia svanisca finché non si hanno figli propri.

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  11. Il Natale andando avanti col tempo perde sempre più di significato, diventando solo e soltanto un motivo per spendere soldi e mandare listini di regali ai propri conoscenti. Se uno vuole fare un regalo ad una persona può benissimo farlo in un qualsiasi periodo dell’anno e non per forza a Natale, caricandosi di ogni stress possibile per cercare il regalo giusto per tutti i propri amici e parenti.

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